Va in pensione il processore più longevo della storia, lo Zilog Z80…

Il processore Zilog Z80 terminerà a Giugno di essere prodotto. Un processore la cui produzione viene interrotta di solito non desta notizia, interessa giusto gli addetti ai lavori, che si troveranno al massimo una dicitura diversa nel momento in cui inseriscono un ordine.

Alla fine, aprendo un qualsiasi computer ci si trova di fronte ad una miriade di chip, circuiti, bus, eccetera e sono in pochi coloro che riescono a decifrare ogni singola sigla riportata su ciascuno di essi.

Ma ehi, il decommissionamento dello Zilog Z80 è qualcosa che non capita tutti i giorni. Parliamo, infatti, di un processore progettato nel 1975 e entrato in commercio l’anno successivo, 48 anni fa! La sua pensione è oltre che strameritata, ora anche vicinissima, dato che l’omonima azienda Zilog, produrrà l’ultimo lotto a Giugno1.

Una pubblicità del 1976 compara lo Z80 e il processore rivale, Intel 8080

Oltre ad essere estremamente longevo (probabilmente un record assoluto!), la sua elevata qualità ha fatto sì che si trovasse nel cuore pulsante di una lunghissima lista di computer, console, cabinati arcade e in anni più recenti su microcontroller per sistemi embedded.

Lo troviamo a inizio del suo ciclo vitale al comando della versione da sala giochi di Pacman, e poi anche su gran parte dei pionieri nel mondo dei videogame come  il ColecoVision, lo ZX Spectrum, l’MSX, l’Amstrad CPC, il Game Boy e il Sega Megadrive.

A firmare il progetto (in tandem con il nipponico Masatoshi Shima) è un italiano, Federico Faggin, assoluta star dell’informatica che dopo gli inizi nell’Olivetti degli anni ’70 ha poi avuto fortuna in Intel, finendo per fondare la Zilog e altre compagnie informatiche successivamente2.

Il microprocessore originale. La foto è un ingrandimento perchè la superficie era di 3 millimetri quadrati!

E ora che succederà allo Zilog Z80, pronto per essere consegnato alla storia della tecnologia? Sicuramente molti esemplari finiranno nei musei, testimonianza di un’epoca lontana e pioneristica, ma assolutamente fondamentale per poter assicurare a tutti noi la potenza di calcolo che oggigiorno abbiamo in tasca e sulle scrivanie a prezzi tutto sommato popolari.

Ma se amate le idee originali e anche un po’ folli, beh sappiate che in Giappone (e dove altrimenti?), ci sono macchinette Gachapon che in cambio di 500 yen (circa 3 euro) eroga una capsula al cui interno si trova random un Processore3. Il suo utilizzo concreto? Probabilmente nullo, ma volete mettere nell’esporre la collezione completa di Processori che hanno fatto la storia?

In Giappone si trovano distributori automatici di CPU

  1. https://multiplayer.it/notizie/pac-man-arrivata-fine-processore-muoveva-storico-gioco-arcade.html
  2. https://en.wikipedia.org/wiki/Federico_Faggin
  3. https://www.instagram.com/reel/C6QwYR9MYmI/

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